L'Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la società Tecsolis S.p.A. ha presentato, a gennaio 2013, e regolarizzato ad aprile 2013, l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale relativa all’intervento “Realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla discarica in loc. Bau Craboni nel comune di Oristano”, ascrivibile alla categoria di cui al punto 2 lettera c) “impianti industriali non termici per la produzione di energia, vapore ed acqua calda con potenza superiore a 1 MW e impianti industriali solari termodinamici di pari potenza elettrica” dell’Allegato B1 alla 34/33 del 7.8.2012.
L’intervento proposto, il cui costo previsto è pari a € 2.940.657,59, prevede la realizzazione di un parco fotovoltaico della potenza nominale di 3.100 kWp nella configurazione grid-connected sull’area della discarica dismessa di Bau Craboni, assegnata dal Comune alla Proponente a seguito di un bando pubblico “Bando di gara per la concessione del diritto di superficie su terreni di proprietà del comune di Oristano per la progettazione realizzazione e gestione di un impianto fotovoltaico in loc. Bau Craboni”.
Sulla base della documentazione, risulta che la discarica ha concluso la sua attività nel 1994 e che è stata oggetto di interventi di bonifica ultimati nel 2002, tra i quali la realizzazione di un diaframma in argilla, la stesa di uno strato di argilla (30 cm), uno strato di tessuto non tessuto di densità 300 g/m2 e uno strato di terreno vegetale (50 cm).
L’impianto in progetto è composto da 12.900 moduli fotovoltaici del tipo silicio policristallino e da 6 inverter, per una produzione di 4.383.653,5 kWh annui. Per il montaggio dei pannelli è stato previsto l’utilizzo di una struttura in alluminio ed un sistema di fondazioni esterne, appoggiate direttamente al terreno, con la funzione di “zavorrare” i moduli e di resistere alla spinta del vento. Sull’attuale superficie della discarica non verranno effettuati scavi e anche il trasporto dell’energia avverrà esternamente. È prevista la realizzazione di tre cabine di campo in cui saranno alloggiati gli inverter e il trasformatore, che saranno collegate alla cabina posta in prossimità dell’ingresso dell'area di pertinenza del campo fotovoltaico. La cabina di consegna e di trasformazione sarà un box prefabbricato in pannelli di calcestruzzo fissato al terreno con una fondazione a platea in calcestruzzo armato.
L’allacciamento dell’impianto fotovoltaico in progetto alla rete pubblica avverrà tramite realizzazione di una nuova cabina di consegna collegata in antenna da cabina primaria AT/MT “Oristano 2”, come indicato nel preventivo di connessione rilasciato da Enel Distribuzione. Tale soluzione prevede la posa di una linea in cavo aereo (MT) per 4.900 metri e una linea in cavo sotterraneo per 60 metri. Il tracciato partendo dalla discarica si sviluppa lungo le strade adiacenti alla campagna sino a raggiungere la SP 67.
Il Servizio Tutela paesaggistica per le province di Oristano e del Medio Campidano, con nota prot. A.D.A. n. 10276 del 10.5.2013, ha comunicato che, dal punto di vista dell’inserimento dell’impianto nel paesaggio, non si riscontrano particolari criticità e che l’area oggetto dell’intervento ricade in ambiti vincolati paesaggisticamente ai sensi dell’art. 142 comma 1 lett. h (uso civico) e lett. g (vincolo di rimboschimento) del D.Lgs. n. 42/2004; inoltre la linea di connessione interessa ambiti vincolati paesaggisticamente ai sensi dell’art. 142 comma 1, lett. c (corsi d’acqua e fasce spondali per una profondità di 150 m).
Il Servizio territoriale dell’ispettorato ripartimentale di Oristano, con nota prot. ADA n. 13757 del 18.6.2013, ha comunicato che, a seguito di specifico sopralluogo, l’area di intervento non risulta sottoposta a vincolo per scopi idrogeologici.
L’Assessore continua riferendo che il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI), a conclusione dell’istruttoria, ha rilevato delle criticità in ordine alla coerenza con gli indirizzi dettati dalla Deliberazione n. 27/16 dell’1.6.2011 (Linee guida attuative del Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico del 10 settembre 2010, “Linee Guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”. Modifica della Delib.G.R. n. 25/40 del 1° luglio 2010), in quanto l’intervento ricade in aree definite non idonee all’installazione di impianti fotovoltaici:
- “zone gravate da usi civici” (indicate nell’Allegato B con il codice 11.5), sebbene con determinazione n. 1503 del 18/4/2013 dell’Argea sono stati autorizzati la sospensione e il mutamento di destinazione dell’esercizio degli usi civici (ai sensi dell’art. 17 della L.R. n. 12 del 14/3/1994), per un periodo di 20 anni;
- con riferimento alla linea di connessione, “fiumi, torrenti, corsi d’acqua iscritti negli elenchi e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 m ciascuna” (codice 11.2);
- “aree seminaturali” (codice 8.4.2), come evidente dalla cartografia del P.P.R.
Inoltre, l’area di intervento non appare riconducibile alla categoria brownfield di cui Allegato B, cod. A-1.2, poiché ricadono in tale tipologia le perimetrazioni di discariche controllate di rifiuti in norma con i dettami del D.Lgs. n. 36/2003, e il progetto proposto non rispetta il requisito di “potenza massima complessiva” dell’impianto, stabilito dalla sopra citata Delib.G.R. n. 27/16 in 2 MWp. Le condizioni di non idoneità derivanti dalla presenza dell’uso civico nel sito d’installazione dell’impianto e dell’interferenza della linea di connessione con il corso d’acqua denominato “Riu Merd’e cani” e le relative fasce spondali per una profondità di 150 metri, non sono derogabili.
Inoltre, con riferimento agli aspetti tecnico- ambientali, è stato rilevato che:
- non è possibile escludere un’interferenza dell’impianto con la copertura della discarica (realizzata durante gli interventi di bonifica), in particolare si configura un potenziale rischio di danneggiamento del sistema di protezione dall’infiltrazione di acque meteoriche con possibilità di ingresso e di percolazione delle stesse all’interno della massa dei rifiuti, dovuti ai carichi trasmessi dalle strutture di sostegno dei pannelli e dalle cabine di campo, nonché dai mezzi operativi sia in fase di cantiere che di manutenzione;
- le opere di connessione, costituite da un elettrodotto aereo in MT avente sviluppo lineare di circa 5 km e da una cabina primaria AT/MT, non sono state adeguatamente sviluppate né dal punto di vista progettuale né relativamente all’analisi degli impatti che, viste l’entità e le caratteristiche delle opere proposte, non possono essere trascurabili; inoltre il preventivo di connessione fornito da Enel distribuzione è riferito ad una potenza di immissione richiesta pari a 3900 kW, superiore alla potenza del progetto in esame.
L’Assessore riferisce quindi che il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI), data la complessità del quadro sopra descritto, ha concluso l’istruttoria con la proposta di sottoporre alla procedura di VIA l’intervento denominato “Realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla discarica in loc. Bau Craboni nel comune di Oristano”, proposto dalla Tecsolis S.p.A., in considerazione della necessità:
- di effettuare un approfondimento amministrativo-tecnico e un’analisi di alternative localizzative nel rispetto delle Linee Guida di cui alla Delib.G.R. n. 27/16 del 2011 non compatibile con una fase di screening,
- di disporre di un livello di progettazione che presenti almeno un grado di dettaglio equivalente, ai fini della valutazione ambientale, a quello di cui all'articolo 93, comma 4 del decreto n. 163 del 2006 e del Regolamento di Attuazione, che consenta di individuare e valutare più approfonditamente l’entità degli impatti potenziali, l’analisi di alternative localizzative e progettuali orientate in maniera tale da minimizzare tali impatti, nonché indicare le opportune misure per la conseguente mitigazione e compensazione di quelli residui.
Lo Studio di Impatto Ambientale (SIA), da predisporre nel rispetto della normativa vigente, dovrà:
- esaminare in maniera puntuale le problematiche sopra evidenziate relative alla coerenza con Linee Guida di cui alla Delib.G.R. n. 27/16 del 2011;
- contemplare l’esame di soluzioni progettuali alternative che minimizzino le interferenze con il sistema di copertura della discarica e per le opere di connessione prevedano cavidotti interrati;
- sviluppare l’analisi costi-benefici con metodologia rigorosa e basata su di un sistema di supporto alle decisioni, in grado di rendere evidenti tutti i criteri sui quali poggia l’ipotesi progettuale proposta, che non si limiti ad analizzare gli aspetti finanziari, ma quantifichi anche gli oneri ed i vantaggi economici, ambientali e sociali;
- esaminare gli aspetti relativi alla produzione di rifiuti attraverso una accurata analisi quali/quantitativa in fase di cantiere, esercizio e decommissioning.
Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio SAVI.
La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente
Delibera
di sottoporre all’ulteriore procedura di VIA, per le motivazioni esposte in premessa, il progetto “Realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla discarica in loc. Bau Craboni nel comune di Oristano”, proposto dalla società Tecsolis S.p.A.
Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (Buras).
Letto, confermato e sottoscritto.
Il Presidente
Cappellacc
Il Direttore Generale
Massidda