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Deliberazione n. 33/49 del 08/08/2013


Oggetto: Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.), ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. relativa al progetto “Interventi di adeguamento funzionale dell’impianto per il trattamento e lo smaltimento di RSU e RSA sito in Olbia Località Spiritu Santu”. Proponente: Consorzio Industriale Provinciale Nord Est Sardegna – Gallura.

Autore: Giunta regionale

Pubblicato in: Bollettino n.46 - Parte I e II del 10/10/2013

Data di Pubblicazione: 10/10/2013

Materie: DIFESA AMBIENTE


 

L'Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che il Consorzio Industriale Provinciale Nord est Sardegna - Gallura ha presentato, a ottobre 2012, l’istanza di Valutazione di Impatto Ambientale relativa al progetto “Interventi di adeguamento funzionale dell’impianto per il trattamento e lo smaltimento di RSU e RSA sito in Olbia Località Spiritu Santu”, ascrivibile alla categoria di cui all’Allegato A1 alla Delib.G.R. n. 34/33 del 7.8.2012, Punto 15 “Discariche di rifiuti urbani non pericolosi con capacità complessiva superiore a 100.000 metri cubi”.

La piattaforma opera in forza dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) n. 420 del 28 ottobre 2011, emessa dalla Provincia di Olbia-Tempio a seguito della conclusione della procedura di VIA relativa a un precedente ampliamento per sopraelevazione, conclusasi con giudizio positivo di compatibilità ambientale con prescrizioni (Delib.G.R. n. 41/20 del 23.11.2010).

L’area di discarica è di forma semitrapezoidale ed è ubicata all’interno della piattaforma integrata posta in località Spiritu Santu, a circa 8 chilometri dal centro di Olbia e a 2 chilometri dalla frazione di Murta Maria. Oltre alla discarica, nella piattaforma operano una linea di selezione del RSU e RSA, due sezioni di compostaggio: una alimentata dalla frazione organica derivante dai rifiuti recuperata nell’impianto di selezione e una di qualità, alimentata da FORSU, verde e fanghi e una piattaforma per lo stoccaggio di rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata.

L’intervento prevede l’ampliamento della discarica consortile, a servizio dei 17 comuni della Provincia di Olbia-Tempio, per un volume complessivo pari a 164.000 metri cubi, corrispondente a 140.000 tonnellate, in grado di garantire alla piattaforma la gestione dei RSU e RSA per ulteriori 2 anni.

Il sedime dell’area dedicata agli abbancamenti occupa attualmente una superficie di circa 11 ettari. L’ampliamento previsto, che verrà realizzato nel lato ovest della discarica, verrà attuato in 8 lotti, di altezza costante di 2 metri, per un totale di 16 metri a partire dalla quota del piano campagna, posta a 74 metri slm. La nuova superficie coinvolta dall’ampliamento è pari a 8.737 metri quadrati.

Oltre all’ampliamento è prevista la realizzazione di una linea di trattamento di rifiuti inerti da 44.000 tonnellate annue.

È previsto l’adeguamento dei presidi a servizio della discarica, ovvero la rete di raccolta del percolato e di estrazione del biogas, il sistema di raccolta delle acque meteoriche nonché il raccordo della barriera di fondo di nuova realizzazione con l’attuale sistema di impermeabilizzazione.

In merito all’iter, l’Assessore fa presente che il procedimento è stato avviato a ottobre 2012, in seguito al deposito della prescritta documentazione e alle pubblicazioni di rito, e che, essendo il progetto sottoposto anche ad AIA, da rilasciarsi da parte della Provincia di Olbia-Tempio, per economia procedimentale, la fase istruttoria di VIA e AIA è stata condotta in maniera congiunta. In data 27 novembre 2012 ha avuto luogo la presentazione pubblica dell’intervento nell’ambito della quale non sono state formulate osservazioni, né sono pervenute successivamente.

In data 21 febbraio 2013, presso la sede dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, si è tenuta la Conferenza Istruttoria che, al fine di consentire il coordinamento e la semplificazione dei procedimenti di VIA e di AIA, di cui all’art. 10, comma 2, del D.Lgs. n. 152/2006, s.m.i., ha assolto anche le funzioni della conferenza dei servizi di cui all’art. 29-quater, comma 5, del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.. Alla conferenza hanno partecipato, oltre ai rappresentanti del CIPNES e ai funzionari del Servizio Sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistema informativo ambientale (SAVI), il Servizio Tutela dell’atmosfera e del territorio dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, il Servizio del genio Civile di Olbia, la Provincia di Olbia-Tempio, il Dipartimento provinciale di Olbia-Tempio dell’ARPAS e il Comune di Olbia.

A seguito della conferenza istruttoria, il Servizio SAVI ha ravvisato la necessità di richiedere integrazioni e chiarimenti; con nota n. 4720 del 28.2.2013ha trasmesso la richiesta di integrazioni e chiarimenti, riscontrata dalla Società il 19 aprile 2013 (Prot. ADA n. 8951 del 22.4.2013). Nel formulare la richiesta di integrazioni il Servizio SAVI ha tenuto conto dei contributi istruttori/comunicazioni dell’Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna (prot. n. 1525 del 19.2.2013), del Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale di Tempio (prot. n. 12807 del 20.2.2013), della ASL di Olbia (prot. n. 10606 del 20.2.2013), del Servizio Tutela paesaggistica di Olbia-Tempio (prot. n. 9425 del 21.2.2013), del Servizio del Genio civile di Olbia Tempio (Nota n. 10278 del 18.3.2013) e del Comune di Olbia (prot. n. 25445 del 12.3.2013).

L’Assessore riferisce, quindi, che il Servizio SAVI, tenuto conto di quanto emerso in sede di Conferenza istruttoria, della documentazione depositata e delle integrazioni trasmesse dal proponente, visti i pareri della Provincia di Olbia-Tempio (prot. n. 15847 del 18.6.2013), del Servizio del Genio civile di Olbia Tempio (prot. n. 17115 del 17.5.2013, n. 17380 del 21.5.2013 e n. 23111 del 3.7.2013), del Servizio Tutela dell’atmosfera e del territorio dell’Assessorato regionale Difesa dell’Ambiente (prot. n. 14376 del 25.6.2013), successivi alla trasmissione delle integrazioni, ha chiesto al proponente di rispondere a quanto rilevato dall’ARPAS nelle osservazioni di cui alla nota n. 18549 del 9.7.2013. Il Servizio SAVI, preso atto di queste ultime (Prot. ADA n. 16937 del 24.7.2013) e del successivo parere dell’ARPAS (nota n. 21090 del 31.7.2013), ha concluso l’istruttoria con una proposta di giudizio positivo in merito alla compatibilità ambientale dell’intervento denominato “Interventi di adeguamento funzionale dell’impianto per il trattamento e lo smaltimento di RSU e RSA sito in Olbia Località Spiritu Santu”, proposto dal Consorzio Industriale Provinciale Nord est Sardegna - Gallura, a condizione che siano rispettate e recepite nel progetto da sottoporre a Autorizzazione Integrata Ambientale le prescrizioni di seguito riportate:

1. la volumetria di progetto dell’ampliamento dovrà essere pari a 164.000 metri cubi, al netto della copertura finale;

2. potranno essere conferiti esclusivamente i rifiuti elencati nell’Autorizzazione Integrata Ambientale di cui alla determinazione n. 420 del 28.10.2011 della Provincia di Olbia-Tempio e successive emissioni;

3. al fine di garantire una sufficiente durata delle volumetrie che verranno autorizzate dovranno essere minimizzati i conferimenti di rifiuti in discarica; in particolare i rifiuti ingombranti potranno essere accettati solo previo trattamento e se non suscettibili di recupero di materia. Inoltre, i rifiuti maggiormente conferiti, ovvero il sovvallo e il biostabilizzato provenienti dal trattamento di rifiuti urbani, potranno essere abbancati in discarica solo se provenienti dalla raccolta di rifiuti urbani prodotti nel territorio provinciale di Olbia-Tempio, fatte salve le situazioni emergenziali che dovessero verificarsi in altri territori;

4. la gestione operativa della discarica dovrà avvenire nel pieno rispetto delle norme vigenti, tra cui il D.Lgs n. 36/2003, e il D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. il cui rispetto dovrà essere verificato dagli enti di controllo (ARPAS, Provincia), nei modi e nei tempi stabiliti dall’AIA, e dovrà essere previsto l’esclusivo utilizzo delle migliori tecnologie disponibili;

5. la fase di gestione post operativa della discarica dovrà durare almeno per 30 anni dal momento della chiusura, e, in questo periodo, dovranno essere mantenuti in attività i presidi ambientali, così come previsto dal D.Lgs. n. 36/2003;

6. la barriera di fondo e la copertura dell’aerea dell’ampliamento dovranno essere realizzate in coerenza con quanto previsto dal D.Lgs n. 36/2003 e dovranno essere perfettamente raccordate, senza creare interruzioni, con la barriera di fondo e la copertura dell’aerea di contatto con gli abbancamenti esistenti;

7. in relazione alle operazioni di recupero previste e già autorizzate nell’area dell’impianto, il proponente dovrà garantire la massima valorizzazione delle MPS prodotte, con particolare riferimento al compost, che non potrà essere utilizzato in discarica per la copertura dei rifiuti;

8. non potranno essere rimossi i rifiuti già abbancati dal corpo della discarica;

9. le aree non interessate dall’ampliamento dovranno essere subito coperte al fine di impedire l’infiltrazione delle acque meteoriche nel corpo della discarica. La copertura dovrà essere definitiva e realizzata ai sensi del D.Lgs n. 36/2003 e dovrà essere verificata dalla Provincia di Olbia-Tempio secondo un cronoprogramma da indicare nell’AIA per l’ampliamento. Nelle aree in cui la Provincia di Olbia-Tempio riterrà che tale copertura non possa essere ancora realizzata (abbancamenti recenti), si dovrà provvedere con la posa in opera dei primi tre strati per la copertura previsti dal D.Lgs n. 36/2003, ovvero, dal basso verso l’alto, di uno strato di regolarizzazione, di uno strato di drenaggio con spessore di 0,5 metri e di uno strato di argilla di 0,5 metri;

10. nell’area dell’ampliamento, si dovrà provvedere alla copertura giornaliera dei rifiuti, utilizzando eventualmente teli e/o geomembrane in luogo della terra;

11. per quanto riguarda il percolato:

a. non potranno essere adottate tecniche gestionali difformi al D.Lgs n. 36/2003 (art. 2.3, Allegato 1: “Il percolato e le acque di discarica devono essere captati, raccolti e smaltiti per tutto il tempo di vita della discarica, secondo quanto stabilito nell’autorizzazione, e comunque per un tempo non inferiore a 30 anni dalla data di chiusura definitiva dell’impianto”) che comportino la reintroduzione di percolati nel corpo discarica;

b. fino al raggiungimento di condizioni adeguate di sicurezza e di tutela delle acque e del suolo, la capacità di trattamento dell’impianto di depurazione consortile dovrà essere dedicata prevalentemente (ovvero almeno per l’80%) al trattamento del percolato estratto dalla discarica Spiritu Santu. In base alla vigente AIA del depuratore consortile, il proponente dovrà garantire il trattamento di 36.000 mc all’anno del percolato presente all’interno dell’ammasso dei rifiuti. Qualora la capacità di trattamento dell’impianto di depurazione consortile, relativamente al CER 19 07 03 (Percolato di discarica, diverso da quello di cui alla voce 19 07 02), dovesse aumentare, parimenti dovranno aumentare i volumi di percolato estratti e inviati al trattamento;

c. in riferimento ai precedenti punti a) e b), il proponente dovrà presentare alla Provincia di Olbia-Tempio, un cronoprogramma delle attività finalizzate all’eliminazione del percolato presente all’interno dell’ammasso dei rifiuti, indicando modalità, tempi e quantitativi previsti per le fasi di estrazione, conferimento e smaltimento;

d. prima dell’inizio dei conferimenti dovrà essere realizzata la vasca per la raccolta del percolato posta nel lato nord della discarica e la rete a suo servizio, come rappresentata negli elaborati di progetto, nonché la rete di raccolta dell’area dell’ampliamento;

e. i conferimenti nell’area dell’ampliamento non potranno iniziare senza l’attestazione, da parte degli enti di controllo, della piena efficacia dell’intero sistema di captazione del percolato a servizio dell’intera discarica (comprensivo della nuova vasca) nonché dell’avvenuto avvio delle attività di estrazione del percolato accumulato nel corpo della discarica e del suo conferimento presso l’impianto di depurazione consortile (o in altro impianto autorizzato);

12. per quanto riguarda la gestione del biogas prodotto in discarica, il dimensionamento del sistema di captazione dovrà essere verificato in funzione del progressivo allontanamento del percolato dalla discarica e della copertura della stessa, provvedendo se il caso, ad adeguare il tasso di estrazione tramite procedure gestionali (depressioni maggiori) e/o modifiche alla rete. Le modalità per la verifica del dimensionamento dell’impianto di captazione dovranno essere concordate con l’ARPAS;

13. in merito alla gestione delle acque superficiali, da svolgersi secondo quanto previsto dal D.Lgs n. 36/2003 e dalla Delib.G.R. n. 69/25 del 10.12.2008:

a. nell’area dell’ampliamento dovrà essere messo in opera il sistema proposto nel Piano di gestione operativa di cui alle integrazioni depositate ad aprile 2013, che prevede la realizzazione di canalette dotate di setti che separano le acque drenanti le superfici di abbancamento da quelle provenienti dal resto della discarica. Dovrà inoltre essere realizzata la vasca di raccolta e trattamento delle acque e le canalette a servizio dell’intera discarica come rappresentato nella tavola A.2.2.q di progetto;

b. la vasca dedicata alla raccolta e al trattamento delle acque meteoriche posta nel lato nord della discarica di cui al punto precedente non potrà in nessun caso essere utilizzata per lo stoccaggio del percolato;

c. tutti gli scarichi dovranno essere autorizzati in sede di AIA e le opere di scarico dovranno essere realizzate in modo da consentire l’esecuzione dei campionamenti e degli accertamenti finalizzati a verificare il rispetto dei valori limite;

d. i conferimenti nell’area dell’ampliamento non potranno iniziare senza l’attestazione, da parte degli enti di controllo, della piena efficacia dell’intero sistema per la captazione delle acque meteoriche;

e. il piano di monitoraggio dovrà essere integrato con l’inserimento di un punto di controllo sul corso d’acqua ricettore del sistema di gestione delle acque (Rio Su Fenuju), a valle dello scarico. I controlli dovranno avere frequenza trimestrale e saranno volti a verificare il rispetto dei limiti di cui all’Allegato 1 della parte terza del D.Lgs n. 152/2006 e s.m.i.;

f. dopo la chiusura della discarica e la completa rivegetazione del suolo, che dovrà essere verificata dalla Provincia di Olbia-Tempio ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs n. 36/2003, le acque potranno essere allontanate dopo un trattamento di sedimentazione, da svolgere sino al raggiungimento dei livelli qualitativi di cui alla Parte III del D.Lgs n. 152/2006. Il rispetto dei parametri dovrà essere verificato dall’ARPAS e dalla Provincia di Olbia-Tempio;

14. per prevenire la dispersione delle polveri:

a. è vietato depositare rifiuti pulverulenti, o comunque soggetti all’erosione eolica, senza adeguati sistemi di contenimento, fisici o gestionali (uso di leganti/aggreganti, mantenimento di condizioni di umidità, e quant’altro riconducibile alle buone pratiche di conduzione delle discariche);

b. si dovrà procedere alla bagnatura degli strati di copertura dei rifiuti, dei versanti, delle piste e di tutte le zone non impermeabilizzate presenti all’interno dell’impianto;

c. durante la fase di cantiere si dovrà mantenere un adeguato livello di umidità delle aree interessate da scavi, sbancamenti e movimentazione di terre;

15. per quanto riguarda le acque sotterranee:

a. la rete di monitoraggio esistente dovrà essere verificata nel dettaglio alfine di attestarne la reale efficacia. Dovrà essere presentata all’ARPAS e alla Provincia di Olbia-Tempio una scheda tecnica che descriva lo stato attuale di ogni pozzo/piezometro, indicandone eventuali malfunzionamenti legati a erronee modalità costruttive e/o a deterioramenti e stati di usura;

b. sulla base dei dati raccolti con le recenti indagini (tomografia elettrica, sondaggi elettrici verticali di giugno-luglio 2013 e altre eventualmente svolte) dovrà essere affinato il modello idrogeologico dell’area, chiarendo la presenza di acquiferi superficiali e profondi e indicandone le rispettive direzioni di deflusso e individuando l’ubicazione di nuovi pozzi rappresentativi del bianco ambientale, da collocarsi a distanza sufficiente da non essere interferiti dal sistema delle discariche (consortile e comunale). I pozzi dovranno intercettare gli stessi acquiferi che interessano l’area delle discariche, così come risultanti dal modello idrogeologico;

c. sulla base dei risultati delle prove geoelettriche svolte in maniera particolare nell’area tra le due discariche, dovrà essere verificata la possibilità di collocare dei pozzi a valle della discarica consortile, per poterne garantire il controllo ai sensi del D.Lgs n. 36/2003;

d. fino alla verifica da parte dell’ARPAS dei risultati degli approfondimenti di cui ai punti precedenti, non dovrà essere dismesso nessun punto di monitoraggio e i controlli dovranno procedere, con cadenza da concordare con l’ARPAS, in tutti i pozzi/piezometri attualmente presenti;

e. prima dell’inizio degli abbancamenti nell’area dell’ampliamento la Provincia di Olbia-Tempio dovrà attivare un tavolo tecnico che coinvolga, oltre alla Provincia stessa ed eventualmente al Comune, l’ARPAS e il CIPNES;

f. qualora, a seguito degli approfondimenti di cui ai punti precedenti, dovesse appurarsi il superamento delle CSC, da attribuirsi all’attività della discarica consortile, dovranno attivarsi le procedure di cui all’art. 242 del D.Lgs n. 152/2006 e s.m.i.;

16. all’avvio dei lavori, al fine di mitigare la diffusione di polveri, rumore e odori, oltre che di contenere l’impatto visivo, dovrà essere realizzata la piantumazione della fascia perimetrale dell’area con essenze arboree autoctone;

17. per quanto riguarda la sezione di recupero inerti:

a. le acque meteoriche raccolte e trattate nella vasca a servizio della sezione di trattamento inerti in progetto dovranno essere gestite ai sensi della Delib.G.R. n. 69/25 del 10.12.2008, provvedendo al trattamento completo delle acque nella vasca di sedimentazione in progetto;

b. il refluo trattato dovrà essere riutilizzato per le operazioni di bagnatura all’interno dell’impianto ed eventuali esuberi dovranno essere inviati verso lo scarico tramite la canalizzazione delle acque meteoriche della discarica;

c. all’entrata in esercizio della linea di recupero inerti, dovrà essere effettuato il controllo strumentale di cui al punto 6 della parte IV dell’allegato alla Delib.G.R. n. 62/9 del 14.11.2008 finalizzato a verificare la conformità dei livelli sonori ai limiti di legge. Qualora gli esiti della verifica dovessero evidenziare un superamento dei limiti, dovranno essere individuati interventi per la riduzione dei livelli di emissioni sonore al fine di garantire il rispetto dei limiti della classe acustica dell’area. La relazione tecnica contenente i risultati dei rilevamenti di verifica dovrà essere inviata al competente dipartimento dell’ARPAS, al Comune di Olbia e alla Provincia di Olbia-Tempio;

d. le zone di messa in riserva e stoccaggio delle MPS e le operazioni di movimentazione di rifiuti e sottoprodotti, dovranno essere gestite in modo da minimizzare la produzione di polveri, mantenendo un adeguato grado di umidità nei cumuli e limitando le attività nelle giornate particolarmente ventose;

18. in relazione all’intervento di recupero ambientale e paesaggistico della discarica:

a. gli interventi di tipo naturalistico dovranno essere supportati da personale esperto in discipline botaniche e tecniche vivaistiche, al fine di verificare la coerenza ecologica e la corretta esecuzione pratica delle opere a verde, coerentemente con le caratteristiche funzionali dello strato di copertura. Le operazioni dovranno essere effettuate in accordo con il Servizio Territoriale Ispettorato Ripartimentale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale di Tempio, il quale dovrà essere preventivamente contattato;

b. per quanto riguarda le specie che verranno piantumate, si raccomanda l’esclusivo utilizzo di essenze autoctone e locali;

c. per almeno cinque anni dalle piantumazioni si dovrà provvedere alle necessarie cure colturali, con particolare riferimento alle irrigazioni di soccorso;

d. qualora si riscontrasse uno scarso attecchimento dovranno essere attuati gli opportuni interventi di infittimento delle superfici inerbite e di risarcimento delle fallanze tra le specie arboree e arbustive al fine di garantire il raggiungimento dello stato di progetto in termini di densità degli individui;

e. tra i pannelli fotovoltaici posti nel versante nord della discarica, dovranno essere piantati filari di arbusti autoctoni, coerentemente con quanto risulta dalle fotosimulazioni di cui all’elaborato E.1.6 di settembre 2012;

f. alla dismissione dell’impianto fotovoltaico dovranno essere smantellate le piazzole di cemento e le superfici interessate dovranno essere rivegetate in accordo con le aree limitrofe;

g. per qualsiasi modifica al progetto di recupero, così come risulta dagli elaborati di progetto dell’istanza in esame, compresi eventuali ampliamenti dell’impianto fotovoltaico, dovrà essere richiesto il preventivo parere di competenza al SAVI;

19. il parco mezzi a servizio dell’impianto dovrà essere revisionato con frequenza almeno annuale;

20. l’ARPAS dovrà svolgere controlli periodici presso la discarica con cadenza almeno semestrale, al fine di verificare la correttezza della gestione ai sensi del D.Lgs n. 36/2003 e del D.Lgs n. 152/2006 e s.m.i., nonché delle migliori tecnologie disponibili;

21. entro un anno dalla data di adozione della presente deliberazione il proponente dovrà presentare alla Provincia di Olbia-Tempio e al Servizio Tutela dell’atmosfera e del territorio di questo Assessorato una proposta preliminare relativamente all’individuazione di un nuovo sito per il conferimento dei rifiuti dopo l’esaurimento dei volumi di cui alla procedura in svolgimento.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità sulla proposta in esame, propone alla Giunta regionale di far proprio il giudizio del Servizio SAVI.

La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente

Delibera

- di esprimere, per le motivazioni indicate in premessa, un giudizio positivo sulla compatibilità ambientale dell’intervento denominato ”Interventi di adeguamento funzionale dell’impianto per il trattamento e smaltimento di RSU e RSA sito in Olbia località Spiritu Santu”, proposto dal Consorzio Industriale Provinciale Nord est Sardegna - Gallura, a condizione che siano rispettate, e recepite nel progetto da sottoporre ad Autorizzazione Integrata Ambientale, le prescrizioni descritte in premessa, sull’osservanza delle quali dovranno vigilare, per quanto di competenza, il Comune di Olbia, la Provincia di Olbia-Tempio, il Servizio Ispettorato Ripartimentale del CFVA di Tempio e l’ARPAS;

- di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, tra cui l’autorizzazione paesaggistica ai sensi del D.Lgs n. 42/2004, i lavori relativi all’intervento in oggetto, la cui data di inizio dovrà essere comunicata al Servizio SAVI, dovranno essere realizzati entro cinque anni dalla pubblicazione della presente deliberazione, salvo proroga concessa su istanza motivata del proponente, pena l’attivazione di una nuova procedura.

Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (Buras).

Letto, confermato e sottoscritto

Il Vicepresidente

De Francisci

Il Direttore Generale

Massidda