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Decreto n. 21347/30 del 25/09/2013


Oggetto: Oggetto: Istituzione dell’”Area di Rilevante Interesse Naturalistico e Ambientale di Teccu” nel Comune di Bari Sardo. L.R. 31/89.

Autore: Assessorato Difesa dell'ambiente

Pubblicato in: Bollettino n.46 - Parte I e II del 10/10/2013

Data di Pubblicazione: 10/10/2013

Materie: DIFESA AMBIENTE


 

L’Assessore

 

VISTO lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;

VISTA la L.R. n. 31 del 13 novembre 1998;

VISTA la L.R. n. 31 del 7 giugno 1989 ed in particolare l’art. 4;

VISTA la richiesta del Comune di Bari Sardo, per il riconoscimento dell’Area di Rilevante Interesse Naturalistico e Ambientale nell’ambito costiero antistante l’Altopiano di Teccu, prot. n. 3379 del 10 aprile 2015, corredata da uno studio di pre-fattibilità;

VISTA la nota del Comune di Bari Sardo prot. n. 439/2013 del 10 gennaio 2013, con la quale si integra la documentazione già trasmessa, costituita da: Studio di fattibilità per la realizzazione di una zona di rilevante interesse naturalistico e ambientale nell’Ambito Costiero dell’Altopiano di Teccu; deliberazione del Consiglio comunale n. 32 del 30 novembre 2012, avente ad oggetto “approvazione studio di fattibilità e richiesta alla Regione Autonoma della Sardegna area rilevante interesse naturalistico nell’Ambito Costiero dell’Altopiano di Teccu”;

VISTA la nota del Comune di Bari Sardo prot. n. 2120 del 20 febbraio 2013 con la quale trasmette la cartografia in scala 1:10.000, con la delimitazione dell’area da sottoporre a tutela;

CONSIDERATO che, trascorsi i sessanta giorni dalla pubblicazione della delibera comunale all'albo pretorio del Comune di Bari Sardo e trascorsi, inoltre, 60 giorni dalla data di pubblicazione dell'avviso sul Buras riguardo l'avvio del procedimento istitutivo dell’Area di Rilevante Interesse Naturalistico e Ambientale in questione, non sono pervenute osservazioni;

CONSIDERATO che secondo le procedure della suddetta L.R. 31/89 è stato acquisito il parere favorevole della Provincia dell’Ogliastra, prot. 2760 del 2 febbraio 2013;

CONSIDERATO che il suddetto studio di fattibilità, approvato dal Consiglio comunale, riporta che l’area è situata lungo la costa centro-orientale della Sardegna, nella Provincia dell’Ogliastra, nel territorio del Comune di Bari Sardo, nel tratto di costa compreso tra la spiaggia di Cea, a Nord, e la spiaggia di Bari Sardo, a Sud; le indagini hanno interessato il tratto di litorale roccioso compreso tra Punta Niedda e la spiaggia di Bari Sardo in prossimità di Riu Mannu, per uno sviluppo costiero di circa 3.000 metri e l’area marina antistante, dalla superficie fino alla profondità di circa 40 m. Dalle indagini svolte sul campo per la caratterizzazione ambientale dell’area di studio è emerso che:

- il patrimonio biologico comprende habitat e specie di interesse mediterraneo per le quali l’adozione di misura di tutela è già suggerita dai correnti indirizzi comunitari (Direttiva Habitat, Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo); tra gli habitat rilevanti si distinguono le praterie di Posidonia oceanica , le formazioni coralligene, le biocenosi delle grotte semi-oscure e l’associazione del maërl. La prateria di Posidonia oceanica (habitat 1120, Natura 2000) è l’habitat maggiormente rappresentato e ricopre circa il 55% dell’area indagata. La frangia infralitorale è caratterizzata da popolamenti algali fotofili con dominanza di alghe rosse (dei generi Laurencia e Jania e Corallinales incrostanti) e brune, prevalentemente del genere Cystoseira, molto sensibili alla pressione antropica; degna di rilievo la presenza del mollusco gasteropode Dendropoma petraeum (Monterosato, 1884);

- l’area di indagine presenta molteplici emergenze naturalistiche rappresentate anche da risorse geomorfologiche: ai bordi dell’altopiano di Teccu è ben visibile la caratteristica fratturazione prismatico colonnare della roccia dovuta al rapido raffreddamento delle lave basaltiche nel Pleistocene; questa si manifesta nella sua massima espressione scenica lungo la costa; a sud della foce del fiume S’Abba e su Limu. Gli stessi fenomeni effusivi sotto la superficie del mare hanno originato, in prossimità della linea di riva, delle pozze colme di acqua di mare, le pillow lavas, che si presentano come delle pozze perfettamente circolari, sulle quali sono perfettamente visibili le tipiche fratture radiali; lungo tutta l’ area è possibile identificare numerose forme caratteristiche dei basalti, come le “lave a corde”, che si presentano particolarmente sceniche nella zona in prossimità dei basalti colonnari; a nord, presso Punta Niedda, il paesaggio è dominato da rocce granitiche che presentano le tipiche morfologie a tafoni, cavità tondeggianti create dalla erosione eolica e dal sale marino.

CONSIDERATO che la presenza di queste caratteristiche naturali, insieme all’elevata biodiversità, hanno portato ad indicare come forma di tutela più idonea, l’istituzione di un’Area di Rilevante Interesse Naturalistico e Ambientale;

CONSIDERATO che il sito riveste le caratteristiche di cui alla L.R. 31/89 per una sua individuazione quale Area di Rilevante Interesse Naturalistico e Ambientale;

RITENUTO necessario tutelare il predetto bene in territorio del Comune di Bari Sardo in Provincia dell’Ogliastra, la cui superficie a terra misura ha 82,03 e la superficie a mare misura ha 678,53, così come delimitata con tratto rosso nella cartografia in scala 1:10.000;

Decreta

ART. 1 E' istituita l’“Area di Rilevante Interesse Naturalistico e Ambientale di Teccu”, ai sensi della L.R. 31/89, sita nell’ambito costiero antistante l’Altopiano di Teccu nel Comune di Bari Sardo, in Provincia dell’Ogliastra. La superficie a terra misura ha 82,03 e la superficie a mare misura ha 678,53, come delimitata con tratto rosso nella cartografia in scala 1:10.000, allegata al presente decreto per farne parte integrante e sostanziale.

 

ART. 2 Allo scopo di conservare e valorizzare lo stesso bene è vietato qualsiasi intervento che possa manomettere, alterare, trasformare l'aspetto o i valori estetici e paesaggistici; pertanto è vietata l'apertura di sentieri e di scavi, la sottrazione o il prelievo di rocce e minerali, l'installazione di strutture fisse, fatta eccezione per le attività connesse alla conservazione, alla tutela e a una migliore fruizione del sito.

 

ART. 3 La fruizione, la conservazione e la valorizzazione della superficie a mare, sarà disciplinata da un apposito regolamento o piano di gestione, che il Comune dovrà redigere e sottoporre ad approvazione dell’Assessorato regionale della difesa dell’ambiente, entro dodici mesi dalla pubblicazione, nel Bollettino ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna, del presente decreto istitutivo.

 

ART. 4 Gli usi, altresì, compatibili con l’”Area di Rilevante Interesse Naturalistico di Teccu” sono:

ricerca scientifica;

attività educative;

attività ricreative.

 

ART.5 La conservazione e la valorizzazione sono affidate al Comune di Bari Sardo, cui si fa obbligo di apporre tabelle segnaletiche, come previsto dall'art. 25 della L.R. 31/89.

 

ART. 6 L’Area di Rilevante Interesse Naturalistico e Ambientale e la relativa normativa devono essere riportate attraverso variante negli strumenti urbanistici comunali.

 

ART. 7 Il presente decreto verrà inviato per la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna.

Biancareddu