Il Direttore generale
VISTO lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;
VISTA la legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1 recante “Norme sull’organizzazione amministrativa della Regione Sarda e sulle competenze della Giunta, della Presidenza e degli Assessorati regionali”;
VISTO il Decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 recante “Codice di protezione civile”;
VISTA la legge regionale ss.mm.ii. recante 13 novembre 1998, n. 31 e “Disciplina del personale e dell’organizzazione degli uffici della Regione";
VISTA la legge regionale 17 gennaio 1989, n. 3 e ss.mm.ii. recante “Interventi in materia di protezione civile” e in particolare gli articoli 7 e 8;
VISTA la legge regionale 21 novembre 1985, n. 28 recante “Interventi urgenti per le spese di primo intervento sostenute dai comuni, province e Comunità montane in occasione di calamità naturali ed eccezionali avversità atmosferiche”;
VISTA la deliberazione di Giunta regionale n. 27/1 del 30.07.2024 recante "Dichiarazione dello stato di emergenza in relazione al rischio derivante dalla situazione di deficit idrico in atto nel territorio della Regione Sardegna" la cui vigenza temporale è dichiarata sino al 31.12.2024, prorogata sino al 30.06.2025 con la deliberazione n. 51 /10 del 18 dicembre 2024 e sino al 31.12.2025 con la deliberazione n. 32/45 del 18 giugno 2025.
VISTA l’ordinanza della Presidente della Regione n. 7, prot. 14372, del 2.8.2024, con la quale il Direttore generale della protezione civile è delegato al coordinamento degli interventi di protezione civile per fronteggiare l’emergenza dichiarata con la sopracitata Delib.G.R. n. 27/1, in relazione alla situazione di deficit idrico in argomento;
VISTO il Decreto dell’Assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione n. 40 /2794 del 28.06.2024 che attribuisce le funzioni di Direttore generale della protezione civile all'Ing. Mauro Merella;
VISTO in particolare, l'articolo 3 della citata ordinanza n. 7/2024, laddove dispone che l'area interessata dall’emergenza di rilievo regionale, di cui all’art. 7, comma 4, della legge regionale n. 3/1989 e ss.mm.ii., è individuata con successivi provvedimenti del Direttore generale della protezione civile, recanti l’elenco dei comuni che hanno dichiarato lo stato di calamità ex art. 2 della legge regionale n. 28/1985;
VISTE le ordinanze del Direttore generale della protezione civile n. 1 del 5 agosto 2024 e n. 3 del 27 maggio 2025 riguardanti, tra l’altro, l'approvazione della delimitazione del territorio interessato dalla situazione di deficit idrico in atto nel territorio della Regione Sardegna;
VISTO l'aggiornamento dell'Elenco dei Comuni del 22 settembre 2025, pubblicato nel sito tematico Sardegna protezione civile, quale delimitazione del territorio interessato dalla situazione di deficit idrico in atto nel territorio della Regione Sardegna come disposto dalla sopracitata ordinanza n. 1/2024 e con le disposizioni specifiche dell'ordinanza n. 3/2025, in cui sono ricompresi i Comuni afferenti al Sistema nord occidentale e sono identificati con l'art.3 della citata ordinanza n. 3 /2025;
PRESO ATTO di quanto emerso al tavolo di crisi che si è tenuto il giorno 13.10.2025, convocato dalla Presidente della Regione sul tema: "Situazione di emergenza idrica nel sistema Nord-Occidentale" e in particolare che:
con riferimento al Sub Sistema Temo-Cuga-Bidighinzu:
- alla data del 13 ottobre 2025, la risorsa accumulata è pari a circa 8.0 Mm3, corrispondente a circa il 7% della capacità utile autorizzata;
- è allacciata una domanda idropotabile media annua pari a circa 21 Mm3
(Acquedotti Temo e Bidighinzu) non alimentabile da risorse alternative;
l'assetto attuale del sistema Coghinas prevede una integrazione delle portate che alimentano i potabilizzatori di Truncu Reale e Monte Agnese con i trasferimenti provenienti dalla traversa (La Crucca) sul Rio Mannu di Porto Torres e dall'alto Temo attraverso l'invaso del Cuga;
PRESO ATTO altresì, dei due scenari presentati dall'Autorità di bacino, basati sull'assunzione che i volumi in ingresso negli invasi del Sub Sistema Temo - Cuga - Bidighinzu per l'anno idrologico appena iniziato siano pari al deflusso corrispondente al V percentile (scenario 1) o al X percentile (scenario 2) dei valori di deflusso della serie idrologica del Piano Stralcio per l’Utilizzo delle Risorse Idriche rev 2006 (PSURI) e, per entrambi i casi, tutta la risorsa invasata è destinata al settore idropotabile e che, a queste condizioni, si arriverebbe all'esaurimento della stessa, tra marzo e aprile 2026 (scenario 1) oppure tra luglio e agosto 2026 (scenario 2);
RITENUTO che, per il Sub Sistema Temo - Cuga - Bidighinzu, laddove tutta la risorsa invasata venga destinata al settore idropotabile dei soli Comuni afferenti a tale sistema, sia più cautelativo basarsi sullo scenario 1;
DATO ATTO che, nell'ipotesi che si verifichi lo scenario 1, al fine di evitare che all’inizio del prossimo anno idrologico 2026/2027 il sistema si trovi in una situazione peggiore di quella attuale, è necessario prevedere un piano di restrizioni per i comuni alimentati dal suddetto sistema di serbatoi artificiali;
DATO ATTO ancora, che in sede di tavolo tecnico, ADIS ha presentato due ipotesi di restrizioni e il tavolo ha deciso:
- di assumere l’ipotesi più cautelativa che prevede un risparmio complessivo di risorsa dal serbatoio del Temo pari al 50%;
- di distribuire le restrizioni nel modo seguente: 33% per i comuni alimentati dai potabilizzatori del Bidighinzu e dell’Alto Temo; 20% per i comuni alimentati dai potabilizzatori di Truncu Reale e Monte Agnese;
CONSIDERATO che, dall’avvio della stagione estiva 2025, a causa delle ridotte scorte di risorsa idrica e della persistenza dei fenomeni siccitosi, si sono verificate criticità nel settore idropotabile e nel settore zootecnico con disagi per la popolazione anche nei Comuni serviti da fonti locali, sia sotto la gestione di Abbanoa S.p:A. che quelli in gestione autonoma;
CONSIDERATO pertanto, opportuno promuovere altre misure non strutturali finalizzate alla riduzione della domanda idropotabile, nonché azioni di sensibilizzazione nei confronti della popolazione coinvolta, volte all’attuazione di pratiche e comportamenti virtuosi per il risparmio dell'acqua;
CONSIDERATO che le restrizioni più comuni della domanda consistono nella limitazione ad alcuni utilizzi dell'acqua potabile da porre in essere nei Comuni afferenti al sistema Nord occidentale;
VISTA la campagna di sensibilizzazione sull'uso responsabile dell'acqua "Ogni goccia conta" promossa da EGAS, rintracciabile nel sito istituzionale del predetto Ente;
RITENUTO altresì, di avviare apposita ricognizione, mediante piattaforma informatica rivolta ai Comuni ricompresi nel Sub Sistema Temo - Cuga - Biddighinzu, del fabbisogno finalizzato a contrastare l'impatto derivante dalla prossima attuazione del piano di restrizioni sopra citato;
RAVVISATA la necessità di disporre l’attuazione di misure non strutturali volte alla riduzione della domanda della risorsa idropotabile e alla sensibilizzazione della popolazione per un comportamento virtuoso orientato al risparmio dell'acqua, nonché la ricognizione dei fabbisogni per contrastare il disagio derivante dall'attivazione del citato piano di restrizioni;
CONSIDERATO che le predette misure non strutturali, sono coerenti con le finalità di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 27/1 del 30.07.2024 e il Direttore generale della protezione civile, in quanto coordinatore delle azioni di contrasto alla situazione di criticità determinatasi a causa del deficit idrico, opera mediante ordinanze di protezione civile;
Ordina
ART. 1 E' approvato il documento allegato, quale parte integrante e sostanziale della presente ordinanza, contenente:
- l'elenco di misure minime non strutturali finalizzate alla riduzione dei consumi della risorsa idrica, da adottarsi nei Comuni afferenti al Sistema nord Occidentale interessato da una severa riduzione delle risorse idriche disponibili, mediante apposite disposizioni sindacali;
- l'elenco delle azioni di sensibilizzazione della popolazione e di promozione dei comportamenti virtuosi orientati al risparmio dell'acqua potabile.
ART. 2 La struttura di supporto di cui all'ordinanza di protezione civile n. 4/2024 e il Servizio territoriale di protezione civile di Sassari, curano la ricognizione dei fabbisogni finalizzata al contrasto del disagio per la popolazione coinvolta derivante dall'attuazione del piano di restrizioni stabilite durante il tavolo di crisi per la situazione di emergenza idrica nel Sistema Nord-Occidentale, convocato dalla Presidente e tenutosi il giorno 13.10.2025, unitamente alle ulteriori attività disposte mediante ordinanze di protezione civile.
La presente ordinanza è immediatamente efficace ed è pubblicata sul BURAS e sul sito istituzionale della Regione.
La pubblicazione ha valore di notifica individuale, a tutti gli effetti di legge, nei confronti di tutti i soggetti coinvolti.
Avverso la presente ordinanza è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale nel termine di sessanta giorni dalla comunicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni centoventi.
Merella